NELLA SOCIETÀ DEL CONSUMO

CONSUMIAMO CON RESPONSABILITÀ



Siamo figli della società del consumo e, purtroppo, le montagne di rifiuti ne sono la dimostrazione. Tutto ciò che viene prodotto è destinato a trasformarsi in rifiuto in breve tempo. Consumando meno si producono meno rifiuti, ma è soprattutto la scelta di ciò che si consuma e  i comportamenti da adottare che possono ridurre drasticamente la produzione di rifiuti.

 Prima i prodotti si utilizzavano fino al loro deterioramento. Oggi non è più così. I rifiuti sono i residui delle merci prodotte, quando essi non hanno più un valore d’uso o quando quest’ultimo è insufficiente a giustificarne il possesso, vengono gettati, con uno smisurato sfruttamento delle risorse naturali.

Per tale motivo occorre iniziare a consumere in modo più intelligente, riutilizzando la materia prima. Il riciclaggio e il recupero devono diventare attività importantissime perché, tramite quest’ultime, noi trasformiamo i nostri rifiuti in risorse molto preziose.

È necessario, quindi, cambiare i propri stili di vita, responsabilizzando i cittadini/consumatori, sensibilizzandoli ad adottare comportamenti virtuosi, per ridurre i  rifiuti, incentivando, di conseguenza, la raccolta differenziata.

 

Cosa può fare il cittadino/consumatore? Il cittadino deve prima di tutto consumare meglio, privilegiando beni e servizi che tendono a risparmiare l’energia ed a preservare le risorse naturali

 

Sacchetti di plastica - I sacchetti di plastica vengono solitamente gettati nella spazzatura e poi trasportati al termovalorizzatore. Si potrebbe, invece, invertire questa prassi facendo la  spesa con sacchetti di tela, ceste e cestini della spesa, carrelli.

 

Prodotti freschi, regionali e di stagione -   Acquistare un prodotto regionale e di stagione permette di sostenere il lavoro locale e di limitare l’inquinamento dovuto ai trasporti. Nei negozi questi prodotti arrivano imballati, generando una grande quantità di rifiuti. Preferendo frutta e verdura sfusa si riduce la mole di rifiuti e i loro resti  non vanno gettati, ma recuperati, per essere trasformati in un compost che permette di migliorare la fertilità del suolo, risparmiando le torbiere.

 

Bere acqua dal  rubinetto -  rappresenta sicuramente la scelta più ecologica: nessun trasporto e, soprattutto, nessun rifiuto. Il sistema di imballaggio dell’acqua ha un notevole impatto sull’ambiente. Nei casi in cui nell’acqua del rubinetto, che usiamo, è bene ricordarlo, anche per cucinare e per preparare caffè, thè ed altri infusi, siano presenti sostanze dannose, è possibile affidarsi anche ai depuratori domestici ad osmosi inversa. Un ottimo suggerimento è anche quello di declorare l’acqua con una brocca. Declorare l’acqua è molto facile e possiamo farlo anche noi comodamente da casa.  Durante la notte si mette l’acqua del rubinetto in una bottiglia, anche chiusa, e la si mette in frigorifero, oppure la si versa, un’ora prima del pasto, in una brocca.

 

Vuoto a rendere - Preferire gli imballaggi che prevedono il “vuoto a rendere”, riutilizzandolo più volte e poi riciclarlo. Un esempio sono le bottiglie di acqua minerale in vetro che vengono consegnate e ritirate direttamente a domicilio.

 

Abiti usati -  Molte organizzazioni umanitarie si occupano della raccolta e dello smistamento di vestiti e scarpe usate. I tessili, che possono essere riciclati, vengono separati da quelli in buono stato, ancora utilizzabili, che vengono distribuiti ai più bisognosi o rivenduti attraverso associazioni di cooperazione nei negozi di seconda mano. In tal modo si diminuiscono i costi per la collettività generati dall’incenerimento dei rifiuti.

 

Prodotti alla spina - Si stanno diffondendo dei punti vendita dove la birra e altri prodotti (latte, detersivi, cereali, pasta) possono essere venduti alla spina, ove possibile riempire contenitori portati da casa con prodotti venduti sfusi. Si paga solo il prodotto, risparmiando i costi di etichetta e di confezione che incidono fino al 40%.

 

I concentrati - Il vantaggio di acquistare detergenti concentrati consiste nella riduzione del numero e della dimensione degli imballaggi.


Eco-scuola -  Per poter assicurare ai bambini un pianeta sano e pulito è possibile acquistare un zainetto ecologico, fatto di tela di canapa, cotone proveniente da coltivazioni biologiche, rifiniture in plastica riciclata e chiusure in legno sostenibile. Le migliori gomme per cancellare sono in caucciù naturale non colorato (beige opaco), invece della plastica, che non è rinnovabile.  Le righe in metallo o in legno sono più robuste di quelle in plastica. Infine il legno è un materiale rinnovabile ed il metallo si ricicla. Sono ad impatto zero anche i pennarelli senza solventi o a base di acqua (recanti la scritta “lavabili” sull’imballaggio) e i quaderni e bloc-notes in carta 100% riciclata, non sbiancati o sbiancati senza cloro. Acquistare i quaderni con una copertina di cartone piuttosto che di plastica permette il loro riciclaggio.  Le matite in legno naturale non verniciate evitano le pitture inutili, a base di prodotti sintetici talvolta tossici, e ci sono alcune matite che recano il marchio FSC, vale a dire che il legno proviene da una gestione forestale sostenibile.

 

Pic nic verde - Tutti sanno che la plastica è molto inquinante. Una soluzione interessante è stata quella di Giovanni ed Elena Casale che hanno inventato il pian piatto, realizzato con una miscela di farine e sostanze naturali, aloe vera e cotto in forno. Si tratta di un prodotto commestibile, che può essere offerto anche agli animali oppure utilizzarlo come compostaggio per la terra o riciclarlo come rifiuto nella categoria dell’umido. In questo modo si riduce il consumo dei  piatti di plastica e si risparmiano i detersivi per il lavaggio.

 

Prodotti ecolabel - Il marchio ecologico europeo è rappresentato da un fiore verde circondato da una corona di dodici stelle rappresentanti l’Unione europea ed al centro la lettera “E”. I prodotti che espongono tale marchio sono beni di consumo quotidiano, tranne alimenti, bevande e medicinali, che ne sono esclusi, e servizi che sono realizzati nel pieno rispetto di precisi criteri ambientali, consentendo al consumatore di fare acquisti “verdi” ed ecocompatibili. Tali prodotti e servizi hanno un minore impatto ambientale e soddisfano anche l’esigenze del consumatore, garantendo l’effettività del prodotto. Ad esempio per ottenere un marchio ecolabel i detersivi per le lavastoviglie e per le lavatrici devono superare delle prove di rendimento. Le loro qualità prestazionali devono essere uguali a quelle ottenute dai detersivi comuni, ma non ecologici.  I gruppi di prodotti/servizi etichettabili  ecolabel sono diversi: prodotti tessili, calzature, lavastoviglie, lampade elettriche, PC, computer portatili, televisori, lavatrici, materassi, detersivi, lubrificanti, ecc.