AL BANDO L' "USA E GETTA"


Durante lo svolgimento di eventi gastronomici e sagre l’uso di bicchieri e stoviglie monouso biodegradabili è sicuramente un’ottima soluzione per ridurre in maniera notevole la quantità dei rifiuti, dal momento che l’impiego di bicchieri e piatti di plastica in casa, così come nelle fiere e sagre,  riempiono tanti bustoni di indifferenziato.

Per poter fronteggiare tale problematica ecco alcuni suggerimenti:

 

- diminuire gli imballaggi (comperare confezioni in grande formato e sostituire prodotti confezionati con quelli freschi);

 

 

- utilizzare posate e stoviglie riutilizzabili oppure quelle in materiali biodegradabili da avviare a raccolta differenziata dell’organico e a compostaggio. Il biodegradabile, la plastica disintegrabile e compostabile di origine vegetale ottenuta dall'amido di mais, patate o grano,  può perfino diventare terriccio da giardinaggio. Con questo tipo materiale si possono fabbricare sacchi per l'umido, piatti, pannolini, vaschette per alimenti. Le posate biodegradabili sono compostabili insieme agli avanzi di cibo;

- per le pulizie sostituire i prodotti monouso con quelli di lunga durata e acquistare detergenti alla spina o concentrati;

- adottare il “ vuoto a rendere”;

- utilizzare erogatori per l’acqua e per le principali bevande e di brocche/bottiglie durevoli invece delle bottiglie di plastica;

- recuperare i resti alimentari ben conservati tramite le associazioni di volontariato e utilizzarli per scopo benefico;

- fornire le strutture di ricovero per animali degli avanzi di preparazione.

 

Seguendo questi semplici consigli è possibile organizzare sagre, fiere, eventi gastronomici con meno rifiuti e renderle ECOFESTE, rispettose dell’ambiente.

 I Comuni possono intervenire per trasformare un evento in un’ecofesta, rispettando alcune regole:  

-  preferire piatti in terracotta, bicchieri di vetro, posate di metallo;

 - usare  lavastoviglie industriali;

- ridurre l’imballaggio, servirsi del vuoto a rendere, offrire vino alla spina e rifornirsi con confezioni grandi, bandendo quelle monouso;

- organizzare una corretta raccolta differenziata; non gettare l'olio di frittura nei tombini o negli scarichi dell'acqua, ma  occorre recuperarlo prendendo contatti con i consorzi di recupero degli usati; i rifiuti ingombranti, il legno o i rifiuti pericolosi si potrebbero consegnare alla stazione ecologica; l’organico viene inviato ad impianti che lo trasformeranno in compost;

- usare materiale biodegradabile (posate, bicchieri, piatti e tovaglioli); una volta svuotati i vassoi, basta togliere le bottiglie di plastica e di vetro, e i resti del pasto finiscono nell’umido.